giovedì 11 marzo 2010
L'EVOLUZIONE DELLA TERRA E DELL'UOMO
Com’è nata la terra?
La terra è nata perché c’è stata un’ esplosione chiamata big- bang. Ha 5 miliardi di anni, è a forma di sfera e contiene 5 continenti.
Il big- bang è un’esplosione gigantesca. Secondo gli scienziati
un tempo era chiamata GAIA.
La terra era un’enorme sfera di gas e polvere.
Quando i continenti si sono uniti hanno formato la pangea.
Sono stati i batteri i primi esseri viventi.
C’è fuoco e magma(lava) incandescenti dentro la terra .
Nel sistema solare il pianeta definibile come casa ideale per la vita è la Terra. Le scienze che la studiano sono la Storia e la Geografia.
La terra è ricoperta dalla crosta terrestre, dal mantello e contiene il nucleo. La crosta terrestre è formata dalle rocce, il nucleo esterno è liquido mentre quello interno è solido. Le montagne si sono formate perché un pezzo di terra si è scontrato contro un altro pezzo di terra. 5 miliardi di anni fa la terra era una sfera incandescente formata dai gas.
Le prime forme di vita furono batteri e meduse poi dall’acqua apparvero le prime piante.
I DINOSAURI
La parola dinosauro ha origine dalle parole dinos molto grande e sauro lucertola.
I dinosauri erbivori erano più lunghi di quattro automobili, quelli marini erano molto lunghi e sembravano dei serpenti. Alcuni avevano il collo lungo, alcuni il collo corto, erano erbivori o carnivori. Il dinosauro più grande che conosciamo è il Supersauro.
I dinosauri carnivori come il tirannosauro semivano il terrore. I dinosauri erano animali a sangue freddo, avevano il corpo duro e tozzo, testa piccola, coda lunga e forte. Essi dovevano stare nei posti caldi per difendersi dal freddo. È stata fatta l’ipotesi da parte dei paleontologi che il primo dinosauro sia apparso 230 milioni di anni fa.
I MAMMIFERI DELLA PREISTORIA
I mammiferi erano minuscoli voraci e intelligenti creaturine molto simili ai toporagni d’oggi , i primi mammiferi apparvero nel Giurassico,durante dominio dei grandi rettili, poiché si cibavano anche delle uova di questi, sicuramente contribuirono alla loro estinzione. Avevano pelli ricoperte di peli. Erano bipedi o quadrupedi.
Bipedi come il procopdonte che camminava su due zampe e quadrupedi come gli smilodonti che camminavano con 4 zampe.
Cominciarono ad estinguersi in Europa.
Fino a circa 10.000 anni fa le praterie del Nord America le foreste e le vallate ai piedi delle montagne rocciose erano popolate da branchi di milioni di giganteschi mammiferi erbivori dalla folta pelliccia: il bisonte primitivo più grande dell’attuale, varie specie di elefanti genericamente chiamati mammut e da altri più piccoli.
LE SCIMMIE ANTROPOMORFE
Circa 4 milioni di anni fa nelle savane africane si sviluppò un gruppo di scimmie che gli studiosi identificarono come il primo vero uomo e le chiamarono scimmie antropomorfe. Antropomorfo deriva dal greco e significa forma umana.
Loro erano svantaggiate perché erano più deboli degli altri animali:la corporatura era piccola, il corpo non aveva la pelliccia naturale per ripararsi dal freddo. I denti non erano grossi o minacciosi. Dai resti fossili sappiamo che il loro cranio era di dimensioni molto ridotte perciò con intelligenza molto limitata. Le scimmie antropomorfe si nutrivano di frutti, bacche e piccoli insetti.
Il gorilla, lo scimpanzè e l’orango fanno parte delle scimmie antropomorfe.
In confronto alle altre scimmie loro erano bipedi cioè camminavano a due zampe e questo era per loro un vantaggio perché potevano afferrare pietre e legni per difendersi, ma soprattutto potevano trasportare il cibo con le mani.
Erano lunghe più di un metro e pesavano 30 kg.
L’uomo in confronto alle scimmie antropomorfe aveva braccia corte, gambe lunghe e tronco relativamente snello invece loro erano massicce o tarchiate.
Le spalle più alte impedivano alle scimmie antropomorfe la respirazione profonda di cui sono capaci gli uomini.
La dentatura della scimmia antropomorfa è fatta per un’alimentazione frugivora cioè si nutrivano di vegetali.
L’UOMO DELLA PREISTORIA
Sopravvissero i più forti e soprattutto i più intelligenti e organizzati, lavorare la pietra era difficilissimo: battendo le pietre una contro l’altra otteneva una prima scheggiatura. Col passare del tempo l’ uomo imparò a conservare e utilizzare il fuoco sprigionato dalla caduta di un fulmine o da un’eruzione vulcanica.
L’uomo di Neanderthal infatti non aveva niente di simile ai nostri arnesi: solo altre pietre. Venne chiamato così dalla località tedesca dove sono stati ritrovati i suoi resti fossili.
Si diffuse in Europa durante una glaciazione.
L’ uomo Sapiens sapeva lavorare la pietra con grande abilità.
Imparò, inoltre, a usare anche altri materiali, come il corno e l’osso, per fabbricare utensili sempre più affilati e precisi.
L’UOMO DI CRO-MAGNON
Comparve in Europa in una località francese un’altra specie umana: l’uomo di Cro- Magnon .
Era piuttosto alto, aveva la testa arrotondata e il volto piccolo, comunicava attraverso un linguaggio semplice e preciso passando da quello gestuale al verbale. Viveva in gruppi organizzati,le tribù ,formate da clan così poteva procurarsi il cibo più facilmente e difendersi meglio dagli animali.
Era nomade ,come l’ uomo di Neanderthal viveva di caccia è di raccolta.
L’ uomo di Cro-Magnon è il nostro diretto antenato.
LA CLASSE 3A ELEMENTARE DESCALZI POLACCO
lunedì 7 aprile 2008
Estetizaciòn
Asi que todo eso produce un fenomeno que podriemos llamar : Estetizacion.
Es decir : producir o cuasar gran efecto o de impresionar vivamente al espectador por medio de la concepción de su obra. Causar un efecto en otros (sorpresa, admiración, rechazo, placer, disgusto, etc).La imagen es un medio de expresión requiere un emisor, un mensaje, un código y un receptor
Se intenta de buscar de llevar el espectador a ver con otros ojos ,las imagenes o cada medio comunicativo, de verlas con otra mirada y de desarrollar otro pensamiento que sea puramente estetico. Que nos pueda fascinar, que nos transimten algo mas de un concepto de belleza.
En nuestra sociedad, vivimos en un mundo donde algunas imagenes no podemos no verlas y sobre todo, no podemos no emocionarnos.
Por ejemplo este artista Claes Oldenburg quiere presentar un monumento al aire libre, insolito, incongruente, que obliga a reexaminar el mundo que nos circonda y de los objetos diarios que lo popolan, Èl nos enseña algo desde un punto de vista asolutamente inovativo quiere atribuir a la imagen una dignitá formal y cultural , de convertirla en un producto artistico a travès de lo super dimensionamento y de la no pertenencia en el contesto y ambiente en cuyo esta situado .
Esto tiene una tremenda fuerza de impacto en sus obras, deribante de una personal interpretaciòn del objeto engrandito y exasperado de una violencia de color muy encendido.
Con todo eso Èl consigue a rapresentar en un lenguage monumental macroscopico y celebrativo, un fascino unico, que se convierte en un signo urbano fuera de los codigos tradicionalistas del arte.
Aqui en seguida, os enseño otras imagens que tienen este sentido de Efectismo estetico ,fascinante y emocional.
Èsta es una publicidad de Bic


Aqui Adidas intenta (y digo yo consigue) en fascinarnos y dejarnos a boca abierta al pasar abajo de este puente : es simplemente colosal.

Y para terminar os enseño un video que a mi me transmite algo de estetico y de emocional, casi de sufrimiento, que pero, no sè si este puede pasar como una imagen que tiene los aspectos de cuyo hablaba arriba; asi que os planteo una pregunta : ¿ Que opinais ?
Marcello Falanga
martedì 4 marzo 2008
Second Life, un mundo virtual más allá de la tecnología

Ya es posible inventarse una nueva vida en Internet. O darse una segunda oportunidad para vivir la propia.
Second Life es el primer mundo virtual que se ha convertido en fenómeno de masas creado en 1999 por Linden Lab, que permite a los usuarios adoptar la apariencia e identidad que deseen y vivir una vida virtual paralela a la real.
Cualquier persona o empresa puede formar parte de Second Life. Los habitantes de este mundo virtual, pueden realizar todas las actividades de la vida real como : comprar, vender, asistir a clases, etc., más otras actividades como volar con las que el ser humano sueña.

Es un mundo virtual que está basado, como el real, en el dinero.
Las imágenes, iconos y spots publicitarios inciden a querer indagar y experimentar en este mundo de Second Life o Segunda vida, es como vivir en un mundo idóneo para la nueva era, en la que el tiempo y la practicidad van de la mano.

El proceso de comunicación es un proceso en el cual hay emisor, receptor y mensaje y recorren un camino de transmisión secuencial y en este caso la interacción es vital y el papel del lenguaje también. Vemos como el lenguaje no verbal tiene más relevancia que el diseño de la página en si, como los iconos son los elementos que impulsan a dar clic y a experimentar este sentido de supervivencia planteado en Second Life.
Cumple con las directrices de los requisitos que debe cumplir y lograr de impacto visual un icono, o la manera de colocar las imágenes.
Referente al sentido de la estética como la rama que estudia la esencia y la percepción de la belleza, en este caso si une las graficas, iconos con las emociones que sentimos nosotros como

Este universo virtual simula nuestro entorno y va hasta más allá de nuestra imaginación, y convierte nuestra vida en segmentos de socialización creando una nueva economía virtual.
Los aspectos estéticos son relevantes en el proceso comunicativo (logotipos, imágenes, configuración de las paginas de Internet) y refleja el poder de visualización que poseen y lo que impacta al navegador de la red y se aglomeran en nuevas vías artísticas de comunicación.
Es un mundo de barbies y kens. Todo está diseñado para que sea atractivo.

Muchas empresas, crean sus proprios espacios con el fin de establecer nuevos canales de comunicación con sus públicos objetivos.

Por fin me he registrado, curioso con lo que iba a disfrutar. ¿Seria esta tan parecida con la realidad?
Pues os cuento que esta experiencia que sonaba tan encantadora y entretenida si ha convertido en poco tiempo en algo de aburrido. Las razones son innumeras, primer la lentitud del programa y luego, ¿Dónde estaban los demás moradores? ¿Los eventos y fiestas?
La tranquilidad dominaba, un silencio inimaginable para los muchos millones de habitantes que, por una regla pre establecida, no puede tener más de 60 utilizadores simultáneamente en la misma área. Solamente me restaba la soledad y caminar en un rumbo distinto y disperso de los demás.
Me fue entonces a redescubrir las bellezas y tradiciones de la ciudad eterna. Al desembarcar en Roma, tuve que pasar por la aduana y luego leer las normas dictadas por el Imperador. He cambiado mis vestimentas para algo más tradicional del imperio e inicie un largo recorrido por las principales atracciones.
Mi proxima aventura, os cuento, fue uno de los destinos “sol y playa” de España, la espectacular isla de Ibiza.
Cansado y supreso, volví con muchas ganas a mi mundo real…
Falanga Marcello
sabato 23 febbraio 2008
ICONOSFERA
Este mundo de imágenes, denominado Iconosfera, está muy vinculada con la actual generación, propiciando una gran invocación visual.
O sea, es creado un universo particular, con la función muchas veces crítica, donde la imagen asume un importante papel asociado a contenidos sociales y a nuevas creencias, valores e ideas.
Además, en la cultura Contemporánea, las imágenes ocupan un lugar prioritario en nuestra forma de relacionarnos con la realidad.
1-) Bandera de EEUU pintada sobre el paseo de cebra.
Delante de la UEM, algo muy curioso me ha despertado la atención. Pues, sobre el paseo de cebra de la carretera esta pintada la bandera de EEUU.
Este, un icono muy conocido, colocado fuera del contexto original y situado en un espacio publico, provoca un conflicto interno para la gente que lo ve y que luego van a indagar cuestiones como: “Conozco esta imagen. Pero, ¿Por qué esta ahí dibujada?
Llegue a la conclusión, sencilla como la de un espectador que mira atento a esta absurda situación y que además, es también testigo de una era de la globalización mediática, que esta pintura tiene un sentido humano, una reflexión sobre la raza y el origen social de los individuos, que infelizmente, hoy en día se ve perdida por la globalización. Países desarrollados, como por ejemplo EEUU, concentran el poder y cada vez más el mundo esta perdiendo su identidad, culturas y valores importantes. Cambios estos, significativos en la vida social de una persona.
Creo que es una manifestación, ya que de una forma subconsciente, estaríamos pisando sobre la bandera de una potencia responsable por tantos cambios significativos en la vida social y afectiva de personas de todo el mundo.
Por fin, este es un tipo de arte que genera la oportunidad de emisiones de mensajes no habituales en el espacio público. Un canal de comunicación abierto a todos los que quieren decir o representar algo de nuevo o insólito, buscando confrontar y cuestionar la relación del ciudadano con el entorno en lo que le toca vivir, creando propuestas tanto de orden simbólico como practica.
Situaciones en las que el significado de un mensaje se transforme en función de los de su entorno
2-) Insigna de un Bar Gay en el barrio de Chueca.
En otras palabras, es un viaje por el universo visual que nos invita a abrirnos a nuevas tendencias, valores y culturas.Esta es una foto sacada de uno de los bares de Chueca, clásico barrio madrileño, profundamente deteriorado por el tráfico de drogas, pero muy abierto y respetuoso con la diversidad de la sociedad actual.
Elegido como lugar de esparcimiento y residencia de la comunidad gay, encontramos por sus calles una infinidad de servicios enfocados a un público homosexual. Un ejemplo claro, es la placa de este bar, que con sus iconos dibujados busca a ilustrar a los transeúntes el perfil buscado por el emprendimiento. Es decir, cualquier tipo de pareja y simpatizantes son bienvenidos, pues es un sitio de ambiente animado y 100% "gay friendly".
Un dibujo demasiado sencillo, pero con un gran significado para aquella persona que lo mira y luego lo identifica. Básicamente, puedo definirlo como una preocupación con el entorno social y cultural inmediato, cuestionando y adaptandose al entorno en que esta situado.
Por fin, es un diseño que forma propuestas tanto de orden simbólica como practica, pues esta moderna región es un local de liberdad y diversidad, independientemente de la orientación sexual, frecuentado por aquellos que quieren sentirse libres y que ahí lo pueden hacer sin miedo.
Su intencion es abrir una reflexion de caracter estetico sobre lo que hay en la sociedad real.
Como consideración final, quiero dejar plasmado que la imagen es la expresión subjetiva y sin palabras que legitima el lenguaje audiovisual como formula diferenciada de comunicación.
Falanga Marcello
venerdì 1 febbraio 2008
primer ejercicio
En referencia y respecto a Biblia y con palabras de fáciles identificación, el primer logo de la compañía de coches italiana fue dibujado en forma de un pergamino hecho de latón, según los costumbres de la época. Este, muy similar a los que estaban colgados en las carrozas de caballos, el medio mas común de transporte en aquellos tiempos.
Al largo de los años, poco a poco, el grupo se desarrollaba y tal logo se ha convertido en obsoleto, ya que hacia referencia a una época pasada. Así que en el año 1901 FIAT cambia otra vez su escudo, convirtiéndolo en algo más libre y estilizado con fundo azul.
Todavía, esta no fue la única alteración, porque el grupo hasta ahora ha cambiado su logo 16 veces.

1931-1932 : pasa de la forma redonda a una rectangular, con fundo rojo y la escrita se ha modificado, porque ahora los coches llevan radiador en la parte delantera y por lo tanto eso no permitía el mantenimiento de la escrita precedente, por su forma y grandeza.


1972- 1999: seguramente, este próximo logo es uno de los más conocidos de la empresa, marcando su época más brillante. Diez años mas tarde, surgió otro escudo con las 5 rayas , que acompaño el otro hasta el 1991.


Creo que todos estos cambios hechos en el logo, son frutos del ciclo de vida del producto, donde buscan renovar su imagen, desarrollar su productos, logrando un mejor posicionamento de mercado en relacion a la competencia. Tomamos como ejemplo BMW, que desde siempre ha mantenido su logo, sin jamas alterarlo.
Eso porque buscan seguir con su imagen y productos tradicionales que siempre lleban el mismo estilo.
"A veces para ir hacia adelante, necesitamos de algunos pasos a tras", frase esa, que resume todo lo que ha hecho FIAT. Por lo tanto, la empresa quiere rapresentar en su nuevo logo el pasado, idealizado como punto de fuerza, introduciendo elementos tecnologicos e inovativos sobre las automoviles.

Sabemos que la marca es un nombre, un termino, o sea un simbolo que va a identificar los bienes de servicios disponibles al consumo. En ella estan agregados los beneficios, valores y principalmente la cultura y personalidad de la empresa, donde se percibe la calidad.
Tal señal ofrece legitimidad y singularizan los productos, mostrando sus carateristicas y muchas denominaciones, en este caso, cambio frecuente de los logos, pueden hacer difuso el posicionamiento de la compañia.
Por lo dicho, FIAT deberia tener su imagen y posicionamiento de mercado prejudiciados, pero de todas las formas lo que esta pasando ahora es lo reves, ya que esta es una empresa que identifica las necesidades orientando y canalizando los deseos y por fin, creando atributos que estimulan las demandas.
Este símbolo dio la vuelta al mundo, pero los dos atletas fueron expulsados por el Comité Olímpico Internacional (COI), y fueron relegados al ostracismo en Estados Unidos.


Smith explicó que su madre murió en 1970 por una crisis cardiaca tras recibir por correo estiércol y ratas muertas.
Falanga Marcello